L’astronomo argentino Miguel Roth ha illustrato agli studenti dell’IS E.Fermi le potenzialità dei nuovi strumenti che saranno a disposizione della ricerca scientifica nei prossimi anni, senza nascondere i pericoli, legati soprattutto all’aumento dell’inquinamento luminoso, che minacciano sempre più la ricerca astronomica.

Lo scienziato è stato direttore dell’Osservatorio Nazionale del Messico a San Pedro Martir, in Baja California negli anni 80 del secolo scorso.

E’ poi stato a capo di uno dei grandi osservatori, il Las Campanas Observatory (https://www.lco.cl/) nel deserto dell’Atacama, nel nord del Cile, dal 1989 al 2014; sotto la sua guida sono stati costruiti i telescopi gemelli Magellan, da 6,5m di diametro ciascuno.

Roth ha dato il via, e tuttora segue come rappresentante per il Cile, al progetto Giant Magellan Telescope (GMT; https://giantmagellan.org/), progetto che porterà alla costruzione del telescopio gigante da 25 metri.